Siamo nel pieno del Whanau Summer Camp 2024, e le prime settimane sono state un viaggio straordinario tra sport, laboratori ed emozioni! Quest’anno, ispirati dal film Inside Out, stiamo accompagnando grandi e piccini nell’esplorazione delle emozioni primarie: gioia, tristezza, rabbia, paura e sorpresa.
Siamo partiti da una semplice domanda… cosa proviamo? Quali emozioni ci attraversano? Ogni settimana affrontiamo un’emozione diversa provando a capire dove la sentiamo, come ci guida in quello che vogliamo fare e a volte quanto ci può ostacolare.
Non sempre siamo capaci di capire che emozione stiamo vivendo e allora abbiamo bisogno di stare in ascolto, con tutte le parti del nostro corpo, e dare spazio a quello che proviamo. Quale parte si fa sentire di più? Cosa vuole dirmi? Insomma, impariamo a guidare le emozioni prima che siano loro a guidare noi.
Le attività multisportive, organizzate in collaborazione con partner del territorio come Ciesse Freebasket, Run Baby Run, Oltreritmica Milano, Centro La Sfera, sono un grande successo e caratterizzano il nostro camp.
I laboratori espressivo creativi sono un vero momento di crescita e sperimentazione, dove bambine/i e ragazze/i approcciano a nuovi mondi scoprendo competenze e abilità mai esplorate e imparando a esprimere se stessi in modi diversi e ogni volta sorprendenti.
Le parole di Sara, che ha portato al Summer Camp il laboratorio di teatro, non lasciano alcun dubbio: “Mi sono trovata circondata da piccoli attori, attrici, drammaturghi e drammaturghe che hanno mostrato grande partecipazione non solo nell’inventare storie da mettere in scena, ma soprattutto nell’esporsi davanti a tutti senza temere il giudizio degli altri, come spesso ci accade invece nella vita quotidiana. Così ci siamo imbattuti in sfilate di animali acquatici, ci siamo trovati nello spazio, nella giungla, abbiamo rivissuto fatti accaduti a scuola, a calcio, in gita, siamo diventati tribù indiane, personaggi dei videogiochi, tazzine da caffè, orologi, re, regine e tanto altro…”
Ma quello che più ha colpito Sara, ci racconta, racchiude il senso e l’obiettivo di questa seconda edizione di camp: “Quello che più mi ha colpita è stata la loro capacità di rispondere alle richieste teatrali utilizzando il corpo in un modo diverso rispetto a quello a cui sono abituati.
Questo camp è stato un viaggio davvero introspettivo, anche quando si trattava di affrontare emozioni come la paura e la rabbia, sono state trasformate, tramite le improvvisazioni, in storie divertenti e surreali permettendo ai bambini e le bambine di attraversare, senza rendersene conto, situazioni “scomode” in modo leggero e giocoso.”
Siamo solo a metà percorso e sotto ogni aspetto il camp sprigiona buonumore!
Anche i numeri sono già un successo, oltre 40 le iscrizioni settimanali e numerose le gratuità che siamo riusciti a garantire fino ad ora grazie alla collaborazione con le realtà del territorio come Fondazione AVSI, Associazione Culturale Villa Pallavicini, Casa della Carità, Progetto ARCA e tutta la rete Qubi del Municipio 2.
Grazie di cuore a tutti coloro che rendono possibile tutto questo. Insieme possiamo continuare a creare momenti indimenticabili!